Acqua — Ritratto dei collaboratori
Sandro De Giuseppe
direttore vendite e membro della direzione
Data di nascita: 9 agosto 1986 Lavora presso Hinni AG dal: 1.8.2004 - 31.7.2017 e di nuovo dal 1.1.2020
Come si svolge la tua giornata lavorativa tipica? Nessuna delle mie giornate di lavoro è uguale, ma tutte hanno una cosa in comune: di solito iniziano non più tardi delle 6:00 in macchina. La destinazione, invece, può essere molto diversa. Potrei dirigermi verso la sede centrale di Biel-Benken oppure verso uno dei cinque centri di servizio sparsi in tutta la Svizzera o ancora verso un cliente. Cosa ti piace di più del tuo lavoro? È molto vario, stimolante e sono sempre in contatto con la gente. Cosa rende Hinni AG speciale? Hinni mi trasmette sempre la sensazione che gli obiettivi e la missione dell’azienda possono essere raggiunti solo insieme, con passione e con il coinvolgimento di tutti i collaboratori. Anno dopo anno l’obiettivo successivo è definito con ambizione, il che dimostra e conferma anche la fiducia di Hinni nel suo personale. Come descriveresti una giornata lavorativa riuscita? Quando, nonostante la mia agenda fitta di impegni, ho il tempo di chiacchierare con i miei colleghi di lavoro davanti a un caffè.
«Hinni mi trasmette sempre la sensazione che gli obiettivi e la mission dell’azienda possono essere raggiunti solo insieme, con passione e con il coinvolgimento di tutti i collaboratori. Anno dopo anno l’obiettivo successivo è definito con ambizione, il che dimostra e conferma anche la fiducia di Hinni nel suo personale.»
Sandro De Giuseppe, direttore vendite e membro della direzione
Qual è, tra le storie vissute in Hinni, quella che non dimenticherai mai? Quando ho superato l’esame di guida a 18 anni e appena una settimana dopo mi è stato permesso di guidare un furgone da 3,5 tonnellate con una piattaforma di sollevamento per portare materiale espositivo a una conferenza di settore a St. Moritz. Il trasferimento nel tunnel della Vereina, le curve strette dell’Engadina e le manovre alla destinazione sono state impegnative. Parlaci di un sogno che hai già realizzato... Ho sempre voluto fare un viaggio in Argentina e sono riuscito ad andarci durante la mia luna di miele nel dicembre 2019. Il clou del viaggio è stato esaudire un desiderio che avevo fin da bambino: vedere dal vivo una partita di calcio del Boca Juniors nella curva dei tifosi dello stadio La Bombonera. E la cosa più bella: mia moglie mi ha accompagnato. Se la tua vita fosse un libro, che titolo gli daresti? «La pazienza ripaga». Se fossi un animale, quale ti piacerebbe essere e perché? Sono una persona: sono molto umano e mi sento più a mio agio in mezzo alla gente. E gli esseri umani, come tutti sappiamo, sono anche animali. Cos’è per te la felicità? Per me la felicità è un evento lieto, un misto di serendipità con qualcosa che ognuno può costruirsi in qualche modo da solo. Sono d’accordo con il detto «L’uomo è l’artefice della propria sorte».
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